I dialoghi in lingua rustica

I dialoghi in lingua rustica

TRAMA

Parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo: il contadino Ruzante  giunge a Venezia di ritorno dal campo di battaglia, e incontra l’amico Menato, cui racconta gli accadimenti del campo. Segue l’incontro con Gnua, sua moglie, che nel frattempo si è data alla prostituzione, e che Ruzante tenta invano di convincere a tornare con lui. Quando il contadino fa per trascinarla via con la forza, entra il protettore di lei , che lo picchia selvaggiamente, Rimasti di nuovo soli i due amici, Ruzante finge di essere stato vittima di un incantesimo per non perdere la faccia agli occhi di Menato.

Bilora: Bilora va a Venezia, dove la moglie Dina si è rifugiata in casa del vecchio Andronico che, in cambio dei suoi favori, la mantiene e protegge. Lì incontra l’amico Pitaro, che gli dà alcuni consigli su come riprendersi la moglie. Bilora allora parla con Dina e questa sembra in un primo momento voler ritornare dal marito. Ma ad un successivo incontro tra il vecchio Andronico e Pitaro cambia idea e nega tutto. Bilora, infuriato e disperato, decise di uccidere il vecchio.

 

NOTE DI REGIA

Sotto la dicitura Dialoghi in lingua Rustica  si suole intendere i due dialoghi più conosciuti del drammaturgo padovano: il Parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo e il Bilora
Il “Parlamento” e il “Bilora” sono due opere teatrali che costituiscono uno straordinario gioco attoriale ed un momento di altissima rappresentazione realistica che continua ed approfondisce i temi più cari all’autore padovano; due classici del teatro veneto ed occidentale , caratterizzati dal continuo gioco di contrasto tra la profondità dei temi trattati e una vis comica ’irriverente ed esplosiva, e che vengono qui riproposti in un nuovo allestimento che, attento alle esigenze di fruibilità e comprensione dell’opera ruzantiana da parte del pubblico odierno, mette in primo piano l’esplosiva vis comica ruzantiana abbattendo le barriere linguistiche del tempo.